Pianezza (in piemontese Pianëssa) è un comune di 12.655 abitanti della Provincia di Torino. Il territorio comunale di Pianezza si colloca ad ovest di Torino, e si estende sulla sponda sinistra del basso corso del fiume Dora Riparia. Il centro abitato è composto dal centro storico con il borgo, già cuore della vita cittadina rivalorizzato con attenti recuperi di edilizia abitativa e arredo urbano, e da tre zone residenziali più esterne.
Storia
Pianezza conserva tracce di presenze romane, quando fu forse centro di raccolta di prodotti agricoli a servizio di Torino, tappa delle legioni sulla via delle Gallie. Fu poi centro di diffusione del cristianesimo verso le vallate alpine ancora pagane. L'essere posta sul sistema di strade che collega l'Italia alla Francia vi ha fatto transitare Annibale e Giulio Cesare, Carlo Magno e Napoleone, Papi, predicatori, diplomatici, pellegrini. Dopo l'anno Mille, Pianezza fu punto di forza del potere vescovile con la popolazione raccolta attorno alla Pieve, al castello e al borgo fortificato. Occupata dai Savoia ed infeudata ai Provana, conobbe un periodo di splendore artistico rivestendo di affreschi non solo la Pieve ma anche le cappelle minori; non mancarono assedi, incendi, saccheggi di eserciti. Dopo Emanuele Filiberto le proprietà terriere si concentrarono nelle mani di funzionari, borghesi di città, favoriti di Corte; furono forse i feudatari Simiana a trasformare il castello da fortezza a residenza nobiliare. In poco più di un secolo si rinnovò l'edilizia cittadina, si edificarono quattro chiese barocche, si costruirono palazzi e ville. La prima rivoluzione industriale, alla fine del Seicento, insediò sulla Dora un filatoio di seta; la seconda, a metà del XX secolo, portò industrie, attività terziarie e un consistente aumento della popolazione.
Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Pianezza
Storia del palio dij Semna-sal
Era l'anno 1982 quando un gruppo di pianezzesi (Franco Gili, Franca Marchiandi, Domenico Nigra,Roberto Brero, Pino Cavallotti, Franco Canonica, Cuccotto) stimolati da Don Virginio Meloni (parroco) e da Camillo Brero (direttore responsabile di Pianezza Comunità) si riunirono nella casa parrocchiale per cercare di creare un'occasione di vita comune, una manifestazione che coinvolgesse gli abitanti di Pianezza. Come solitamente accade, i dibattimenti furono vivaci e controversi, ma alla fine ha portato alla organizzazione di un Palio Storico.
Grazie alla collaborazione di Tonino Barbieri sono venuto a conoscenza di fatti e curiosità che riguardano le prime manifestazioni. Sabato 27 novembre 1982, come si legge su "Pianezza comunità", la cittadinanza è invitata al cinema Orfeo per assistere alla novità assoluta "Palio di Pianezza" ovvero "Palio dij semna sal" ; durante la stessa serata vengono comunicate le denominazioni date ai vari canton e la mappa descrittiva della ripartizione del territorio. Il palio di quell'anno era impostato su domande e risposte sulla storia di Pianezza: fu vinto dal canton Gesù- Piassa- Tornafol.Nel marzo del 1983, sempre sul giornalino parrocchiale, un articolo firmato da Camillo Brero racconta "…Ora anche Pianezza ha il suo "palio": un Palio collaudato ed accettato. L'interessamento e la partecipazione corale alla sua prima uscita possono essere interpretati (pur con le dovute riserve proprie del debutto) come una risposta plausibile alle iniziativa….L'iniziativa, ispirata alla necessità di ricreare un clima di maggior collaborazione fra i cittadini di Pianezza ha creduto e crede che un contributo essenziale alla riarmonizzazione della nostra comunità può essere offerto da una maggior conoscenza e da un apprezzamento più convinto dell'ambiente comune…".

Il Palio del 1983 fu vinto meritatamente dei gialloverdi di San Pancrass-Paroch- Grange.Il terzo palio (1984) è descritto da un'illustre firma locale, Claudio Gagliardi: "già la sera precedente aveva sfilato per le vie della città il magnifico Corteo Storico che, con una suggestiva fiaccolata aveva attirato molti spettatori …Il rullo dei tamburi, l'alternarsi di meravigliosi costumi, le dichiarazioni d'intento degli Abà dei vari Canton per la sportiva contesa del Palio… La sfilata è terminata con lo spettacolare accensione del grande falò, ricco di fascino e di significato…Con sorti alterne i Canton hanno gareggiato nei giochi fino alla -corsa dle Sivere- vinta dal Gesù- Piassa - Tornafol…" In questa giornata il mio Canton, al Borgh - Lussinera - San Pè, arrivò ultimo e pertanto gli fu assegnata "l'anciova". (l'acciugha).
Da questa poco onorevole premiazione, nacque l'iniziativa di organizzare la " Bagna Cauda" collettiva, tradizione autunnale ormai diffusa tra tutti i canton.Nel 1985 si comincia alla grande. In occasione del IV palio era stato distribuito alla cittadinanza un opuscolo illustrativo che oltre al programma dettagliato della manifestazione, pubblicava i nominativi dei responsabili della Gran Badia, la formula del giuramento degli Abà e la dichiarazioni d'intenti del Semna Sal e di Maria Bricca. La struttura del "Gran Consei del Palio era così composta: Gran Abà, Camillo Brero; Gran Mansè, Franco Canonica e Roberto Brero. Consijè Abà: Antonio Barbieri (Borgh- Lussinera - San Pè); Domenico Nigra (Gesù- Piassa- Tornafol); Giuseppe Pignocchino (San Bastian- Gorisa); Paolo Garnero (Majeul- Roch- San Pol); Giacomo Fassino (Madona dla Stella-San Bernard- Verdonia) Giustino Cumino (Paroch- San Pancrass-Grange). Segretaria: Rossana Genova, Ambassador: Remo Bertodatti. La dichiarazione d'intenti pronunciata dal Semna Sal e da Maria Bricca, a garanzia della competizione è cosi formulata: "Prima che ij Nobij Abà dij ses Canton faso so giurament danans a tuta la Comunità 'd Pianessa unia a Parlament Noi- el Semna -Sal e Maria Bricca - is renduma Testimoni 'd Soa Promessa , che a veul che 'dcò 'l Palio dij semna -Sal 1985 (che as contenderà la tersa duminica de Stèmber , 15 del Meis) as esprima , an giusta emulassion, con spirit ed Lealtà , ed Rispete d'Amicissia, perché nòstra Sità a fasa bela figura danans al mond. Testimoni con noi a l'è la gent ed Pianessa, unia a Parlament!.Il giuramento degli Abà è reso pubblico con la seguente formula " Gent ed Pianessa…. Mi ----------- Abà del Canton ------------ a nom ed tuta la Badia e dla gent ed nòstr Canton, che travers nostre contrà a rend gloria e a-j fa onor a la nostra sità 'd Pianessa i pijo impegn ed contende el "Palio dij Semna -Sal"-----a la tersa duminica de stember con lealtà, con onestà, con rispete con valor per el pi bon sucess ed la manifestassion, a onor ed la gent ed nostr canton e 'd tuta la nobila nostra sità.An spirit d'amicissia e d'unità im auguro - a nom me e del canton-------, che 'l Palio dij Semna-Sal -----a vada a onorè 'l canton pi voloros, canton che mi cherdo a peussa esse col che mi i rapresento. Veuja 'l Ciel giutè cost nostr impegn! Viva 'l Canton----- viva Pianessa."Escluso il primo anno, quando il palio ebbe luogo presso il cinema Orfeo, negli anni successivi la manifestazione si svolse all'interno del campo sportivo di Via San Bernardo con formula variabile: la parte iniziale prevedeva l'effettuazione di vari giochi (come i "giochi senza frontiera" di antica memoria) per terminare con la corsa con la "sivera". In quell'anno, il 1985, vinse il Canton biancogiallo del Borgh- Lussinera-San Pè.In questi primi anni il Palio vinto non entrava in possesso del Cantun vincitore, l'unico onore era il veder il nome scritto sull'albo d'oro posto sul retro dello stendardo Simbolo del Palio di Pianezza.
Nel 1986 dopo una combattuta gara sino all'ultimo metro, il Palio fu vinto dal San Pancrazio, contro le previsioni che davano come favoriti il Borgh e Maiolo.La corsa delle sivere dell'anno 1987 è stata vinta dal Canton Madonna della Stella.Nel 1988 e nel 1989, il Borgh -Lussinera- San Pè può nuovamente sventolare da vincitore il Palio sul palco delle autorità. Il numero 34 del settembre 1989 Luna Nuova riportava la seguente notizia "…grande successo di pubblico, per l'ottava edizione del Palio, la vorticosa corsa delle "sivere", le barelle cariche di 50 chili di sale trasportate dai corridori dei sei canton di Pianezza è stata vinta per la seconda consecutiva dal " Canton Borgh- Lussinera- San Pè" il borgo più piccolo e antico della città…"

I "cureur" vincitori sono: Antonio di Pippa, Lodovico Marangon, Carlo Trappero, Andrea Borca,
Davide Serafino, guidati dall'Abà Giorgio Miniotti. In quest'anno si è anche concretata maggiormente l'importanza storica e leggendaria della sfilata. Sempre il giornale in merito a quella sfilata riporta: "…Prima della gara, infatti, quale rievocazione storica dell'eroina pianezzese Maria Bricca, ha sfilato per le vie cittadine un corteo storico formato da oltre seicento figuranti nei costumi dell'epoca in cui Pianezza ospitava i conti Provana, i Marchesi Simiana, la marchesa Beatrice di Langosco, vari signorotti, contadini e servitù…Subito
dopo, alla rievocazione storica si è affiancata la rivisitazione ironica di una leggenda piemontese secondo al quale ai contadini locali si raccontava che per far crescere il grano occorreva il sale…"
La nona edizione del Palio nel 1990 fu vinta dal Canton San Pancrass dopo una sudata e combattuta sfida con i corridori del "Borgh" sconfitti per pochi centimetri sul filo del traguardo. Un vittoria, quella di San Pancrazio, sudata, combattuta sino all'ultimo metro e…. all'ultimo granello di sale. Luna Nuova nel settembre 1991 rivoltava il titolo e a pag. 18 scriveva: "…Quest'anno l'ambito titolo è stato conquistato dai borghigiani del Canton Borgh-Lussinere - San Pè, che l'hanno strappato ai loro eterni rivali del canton San Pancrass…".Sempre dal resoconto di quella manifestazione si apprende che il canton Gorisa non aveva potuto partecipare alla corsa non essendo riuscito preparare i coureur, ma era stato egualmente festeggiato per aver bonificato nella loro contrada un ritaglio di terreno, precedentemente utilizzato a discarica, la motivazione ufficiale letta dal Gran Abà è stata "…I Gorisani hanno infatti ripulito, con l'impegno dei volontari, alcuni luoghi trasformati in una vera e propria discarica…Creando così un piccolo parco, dove si possono trovare giochi per bambini, campi di pallavolo e da bocce …".
Luna Nuova di quello stesso anno ha descritto per la prima volta un'esibizione degli sbandieratori di Pianezza e la partecipazione di gruppi folkloristici provenienti dalla Cecoslovacchia e dalla Germania, il gruppo "Eco del Gargano" provenente da San Giovanni Rotondo e dalla compagnia pianezzese "La Lusentela". Sempre in questo 1991 il sabato antecedente la giornata della corsa, in piazza Cavour era stata organizzata la serata folcloristica "Aspettando il Palio" patrocinata dal Gran Consej del Palio, in tale serata era stata distribuita ad oltre 500 persone una cena a base di specialità culinarie dai Sei Canton. La serata "Aspettando il Palio", seppur con alterna fortuna ha continuato poi negli anni successivi radicando così la tradizione culinaria dei vari Canton.
Le specialità sono: Canton del Gesù specializzato in fumanti piatti di polenta con grigliata mista, Madonna della Stella distribuisce abbondanti porzioni di porchetta cotta sul momento, Majeul fa gustare agnolotti alla piemontese ricchi di sugo, Gorisa presenta sempre una numerosa esposizione di panini farciti di ottimi prodotti locali e variopinte salse, San Pancrass distribuisce fumanti ciotole di rustiche zuppe ortolane con salamino e infine per lasciare un dolce ricordo della serata ai partecipanti, il canton del Borgh offre la più variegata serie di dolci e gelati . " L'undicesima edizione della tradizionale festa di Pianezza, si è conclusa tra i fischi la premiazione per l'accesa protesta dei borghigiani del Lussinera San Pè…Il Canton Majeul vince il Palio…", questa era il titolo del giornale Luna Nuova del settembre 1992 nel descrivere la cronaca di quella domenica di Palio. Il Borgh protestò perché fu fatto uno sgambetto (volontario o involontario?) ai couror durante il primo giro della corsa: barella si rovesciò e il sale si sparse tutto sull'asfalto con conseguente eliminazione dalla competizione.

Dopo proteste e discussioni, la giuria, non ritenendo volontario il contatto, confermò la vittoria del Majol. Questa è stata l'ultima edizione dove l'onore della vittoria era menzionata a lettere d'oro sul Drappo D'onore a futura memoria.
Anno 1993. Il nuovo Palio era opera d'arte del pittore Luigi Togliatto Amatesi. Dopo una dura corsa, la pregevole opera pittorica è stata appannaggio, per la quinta volta, dei corridori del Canton del Borgh.Una folta cornice di pubblico è spettatrice dell'ennesima contestazione che avvenne durante la premiazione del 1994, quando il trofeo fu assegnato per la sesta volta al canton Borgh -Lussinera-San Pè guidato dall'Abà Franco Serafino. In quell'anno la contestazione avvenne a causa del regolamento in base al quale risulta vincitore chi ottiene il punteggio più alto sommando i punti della corsa (in base all'ordine d'arrivo) con quelli ottenuti dalla pese del sale (in base alla quantità giunta sino all'arrivo). Nonostante gli atleti del Borgh fossero arrivati solo terzi al traguardo, dopo Madonna della Stella e Gorisa, risultarono poi vincitori per il maggior quantitativo di sale portato alla pesa finale.Vista la sempre più numerosa partecipazione di spettatori e figuranti, nella giornata del Palio del 1995 si è voluto premiare la miglior rappresentazione storico - stilistica dei gruppi. La premiazione ha arriso al Canton Madonna della Stella e precisamente ai suoi "Bergè ruas-cin", i margari nomadi che frequentavano le strade della valle facendo brucare i loro armenti lungo i cigli delle strade. Mungevano il latte e preparavano i tomini per essere venduti immediatamente.
La quattordicesima edizione del Palio dell'anno 1995, ha visto per la prima volta della sua storia la vittoria del Canton Gorisa - San Bastian, che così si è aggiudicato il palio dipinto dal pianezzese Guglielmo Meltzeid. In quell'anno, per valorizzare la manifestazione settembrina di Pianezza, nella settimana precedente la corsa del Palio, presso la chiesa di San Rocco, furono esposte valenti opere pittoriche inerenti il Palio e la vita pianezzese e anche una rassegna di poesie. Promotore di questa manifestazione è stato il Gran Consej sotto le direttive di Remo Bertodatti.
La manifestazione del palio del 1996 è stata caratterizzata della mancata competizione alla corsa delle sivere del Canton del Borgh, che, per protesta nei confronti dell'apatia dei suoi borghigiani, non ha fatto gareggiare attivamente i suoi atleti: essi hanno partecipato solo in modo simbolico arrivando ultimi al traguardo. Lo scarso interesse dei suoi abitanti è stato anche ampiamente testimoniato da un cartello portato da un bambino in costume durante la sfilata storica. Quel quindicesimo Palio fu meritatamente vinto dalla
Madonna della Stella dopo nove anni di astinenza alla vittoria. Lo stendardo fu realizzato dal pittore Elio Vittonetto.Anno 1997 con sorpresa finale: la corsa delle sivere è stata appannaggio del canton San Pancrass che, nonostante fosse arrivato ultimo nella corsa, ha però portato al traguardo il maggior quantitativo di sale. Mai come in questo caso vale il detto "chi va piano va sano e lontano" ! Ricordiamo i "coureur" vincitori: Adriano Bruno, Franco Livio, Giovanni Liberati, Roberto Mancuso e Carlo Truccero (totale anni 220). Nell'anno 1998 è inizia la trionfale cavalcata del Canton Gorisa - San Bastian: ad esclusione del 1999 (anno in cui la manifestazione non ebbe luogo a causa della pioggia) i colori gialloblù hanno inanellato quattro vittorie consecutive. Gli artefici che hanno favorito questo ciclo di vittorie sono stati gli atleti: Ezio Castagna, Diego Comunanza , Paolo Croce , Alessandro della Noce, Rosanna Moroni , e Fabrizio Croce e l'Abà Maria Peinetti che con la sua fermezza e costanza ha guidato il Canton ad entrare nella storia del Palio.
La quinta vittoria avvenuta nel 2002 del Gorisa è capitata in concomitanza al cambiamento del Gran -Abà, Camillo Brero, gran artefice di questa manifestazione, che, dopo vent'anni di attiva ed appassionata presenza, ha passato la mano ed è stato sostituito da Giustino Cumino.La comunicazione del passaggio delle consegne, avvenuta tramite la presentatrice Domenica Solinas, ha per un attimo ammutolito e sconcertato gli spettatori presenti, ma dopo pochi istanti gli spettatori con un caloroso battimani hanno tributato un caldo ringraziamento al professor e poeta Camillo Brero.
Dopo i tanti anni in cui lo abbiamo visto protagonista instancabile sul palco, sicuramente sentiremo la mancanza della sua caratteristica parlata piemontese, intercalata dalle sue poesie e dai suoi antichi proverbi. Questo Palio ha visto anche l'assenza del Canton Borgh - Lussinera- San Pè che, a causa di problemi organizzativi, viveva un momento particolarmente delicato. Il Palio del 2000 oltre all'agonismo sportivo ha avuto giornate di intensa passione storica: erano arrivati a Pianezza, da Potsdam, 60 elementi del gruppo dei granatieri Brandeburghesi (tutti "stanghe" marziali che superavano i 2 metri) e 15 raffiguranti l'Infanterie. In tale occasione, il sindaco signora Clementina Giacometto, ha potuto rendere onore ad un ospite d'eccezione, il principe Friedrich Franz von Pseussen della dinastia degli Hohenzollern accompagnato dalla sua consorte, discendente di uno dei comandanti della Piazza di Pianezza durante l'assedio del 1706.Oltre ai Granatieri alemanni, hanno arricchito la sfilata, il gruppo storico Pietro Micca, i Brandeburghesi di Pianezza e la fanfara dei Carabinieri di Torino, che con il suono delle sue marce a dato un passo fiero a tutta la sfilata .
La grande sfilata del 2000 era stata preceduta da due eleganti serate, il venerdì ha visto Piazza Cavour, inondata da luci, suoni e libagioni e colma di spettatori , mentre il sabato sera il parco di villa Leuman è stata sede di un'elegante cena in costume al lume delle torce. Il Palio del 2003 ha lasciato un lungo strascico di polemiche e per un paio di anni il Canton di Gorisa - San Bastian per protesta non ha partecipato alle competizioni.La causa di questa diatriba è l'incredibile errore verificatasi nel momento della partenza della corsa: durante la posa del sale sulle "sivere" un coureur della Madonna ha erroneamente versato il suo quantitativo di sale sulla sivera del Gorisa falsando cosi lo svolgimento della gara con conseguente eliminazione dei due canton responsabili. Il vincitore di questa controversa competizione è stato il canton San Pancrass. Nel 2004 la sera prima del Palio, oltre alla classica serata "aspettando il Palio" in piazza Cavour, gli organizzatori hanno presentato, a cura dell'associazione Icona, un'emozionante e coinvolgente rappresentazione storica all'interno del parco di villa Lascaris. All'interno del parco di Villa Lascaris, immersi nel verde e passando attraverso un tunnel del tempo, gli spettatori sono stati letteralmente catapultati nella notte del 5 settembre 1706, al culmine dell'assedio di Torino, con il castello di Pianezza occupato da una guarnigione francese. Abbiamo vissuto in prima persona un'avvincente azione militare: i soldati Brandeburghesi, alleati del Piemonte, vengono guidati dalla nostra eroina Maria Bricca, attraverso un misterioso passaggio segreto, proprio all'interno del castello pieno di francesi.La grandiosità di questo spettacolo di suoni e luci, ha sorpreso piacevolmente gli spettatori che sono intervenuti. Rivivere questi avvenimenti lontani trecento anni, negli stessi luoghi e con veritiera recitazione ha creato un'atmosfera irreale.
Nella stessa domenica, sotto lo sguardo del Sindaco Claudio Gagliardi, del Semna Sal (Felice Suppo), di Maria Bricca (Antonella Raimondo) e del Grand Consej, in piazza Cavour vi sono state due rappresentazioni, una interpretata dai figuranti della sfilata che ha riprodotto un antico spaccato di vita pianezzese ricavato da un testo di Domenica Solinas, con cenni storici di Giovanni Adorno, mentre il secondo e stato il raccontare la storia di Pianezza dalla compagnia teatrale Maria Bricca.Questo 23° Palio ha visto vincitore il canton Madonna della Stella dopo una combattuta corsa che ha lasciato una scia di polemiche. Il primo intoppo si ha alla partenza dove il Maiolo sbaglia il caricamento del sale , che trasborda dai lati della barella rovesciandosi a terra costringendo gli atleti biancoverdi a partire in ritardo ed ad essere poi penalizzati per mancanza di sale. La sfida ha avuto un seguito di discussioni animose per un contrasto avvenuto lungo il percorso tra i coureur del Gesù quest'anno particolarmente preparati e i coureur di San Pancrass, questi ultimi sono accusati di aver fatto rovinare a terra la barella con tutto il sale con una scorretta manovra lungo la competizione. Non senza roventi polemiche infine la giuria assegna la vittoria allo stendardo dipinto da Tino Aimo. La squadra del Madonna della Stella era composta da: Giuseppe Veletti, Francesco Coletta,Eugenio Vaccaro, Esposito Potito e Davide Franchino coordinata dall'Abà Gabriele Di Feo. Dopo 22 anni di onorata carriera come "Pesator ufficiale" del Palio pianezzese , Aldo Bertolotto ha passato ufficialmente la mansione a Tonino Rocci.18 settembre Palio 2005. Dopo due scure giornate rovinate da vento e pioggia il palio è stato rimandato alla serata del sabato 1 ottobre modificando parzialmente il programma . La sfilata notturna fatta alla luce delle torce lungo le vecchie strade cittadine ha creato un'atmosfera di antico folclore e anche la stessa corsa effettuata sotto le stelle tra il chiaro scuro del percorso ha fatto apparire gli atleti come antichi maratoneti. Questa disfida fatta alla luce delle fiaccole è stata vinta dal canton San Pancrass.
Regolamento
Il regolamento prevede che la classifica venga stillata sia in base all'ordine di arrivo della corsa che al quantitativo di sale riportato alla pesatura finale. Le sei squadre, una per canton, formate da quattro corour più una riserva , devono compiere tre giri del campo del palio per un totale di 1680 metri totali. Tale percorso deve essere effettuati con 50 chilogrammi di sale posti sulla "sivera" (specie di barella del peso di chili 21 utilizzata nel passato per il trasporto di materiale). Il tempo massimo per compiere tutto il percorso è di 11 minuti, il quantitativo minimo di sale all'arrivo è di Kg 30. L'operazione della pesatura, piuttosto lunga e laboriosa, non è vissuta attivamente dagli spettatori, che talvolta tendono a distrarsi ed allontanarsi.Per avere qualche possibilità di ottenere un buon risultato finale, il percorso dovrebbe essere effettuato in 7 minuti.
Merita segnalare che a corollario del palio nel mese di maggio è festeggiato il "Piantament del Maij", manifestazione per la presentazione del trofeo da assegnare al canton vincitore del Palio settembrino e in contemporanea festeggiare il risveglio della natura con il piantamento di un albero. Questa è una festività inneggiante alla primavera era anche la giornata di iniziazioni per i ragazzi, essa si perde nel tempo, le testimonianze arrivano ai celti, ai paesi nordici. Anche in Italia si hanno notizie di questa festività, la più nota è il Calendimaggio fiorentino, ricordata da Dante, poiché in tale festività avvenne il suo incontro con Beatrice.
